martedì 19 novembre 2024

LAW AND ORDER




Callin' out around the world
Are you ready for a brand new beat
Summer's here and the time is right
For dancing in the street


EPISODE 5

GENERE: Thriller, True Crime, Action, Storico











Callin' out around the world
Are you ready for a brand new beat
Summer's here and the time is right
For dancing in the street







Detroit, 23 Luglio 1967

Ore 03.45

La polizia fa irruzione in un "blind pig", un bar notturno privo di licenza - un ufficio della United Community League for Civic Action ("Lega Unita Comunitaria per l'Azione Civica") - all'angolo tra la 12th Street (oggi Rosa Parks Boulevard) e Clairmount Street, nella Near West Side.

82 afroamericani stavano festeggiando il ritorno di due loro compagni dalla guerra del Vietnam

La polizia arresta tutti i presenti. Mentre li scorta alla centrale, una considerevole folla di curiosi si riversa nella strada sottostante.

Walter Scott III, figlio di uno dei poliziotti, scaglia una bottiglia contro gli agenti.

È l'inizio della rivolta.





Le auto della polizia si allontanano bersagliate da sassi e pietre. La folla assalta i negozi vicini. 

La scena sulla 12th Street diventa "carnevalesca". I rivoltosi gettano l'arredamento fuori dagli edifici. I pochi agenti di polizia rimasti si limitano a guardare.

La rivolta si diffonde in altre zone della città, dove diversi negozi vengono devastati. 

Nel pomeriggio, scoppia un incendio in un negozio di alimentari all'incrocio tra la 12th Street e Atkinson Street. La folla impedisce ai pompieri di spegnerlo. Altri focolai divampano nelle vicinanze.





A black day in July,
a black day in July
And the soul of Motor City is bared across the land
As the book of law and order is taken in the hands
Of the sons, of the fathers who were carried to this land
Black day in July, 
a black day in July




24 Luglio




La polizia comincia ad effettuare numerosi arresti. Più dell'80% degli arrestati sono afroamericani, circa il 12% sono donne. 

Per tutta la giornata vengono riportati 231 episodi all'ora, 483 incendi e 1800 arresti. 

Saccheggi e incendi dolosi dilagano. Nemmeno le attività commerciali gestite da afroamericani vengono risparmiate. 

I rivoltosi prendono d'assalto anche i negozi d'armi, rubano 2498 fucili e 38 pistole.

Il membro della Camera dei Rappresentanti per il Michigan, John Conyers, contrario all'impiego delle truppe federali, tenta di allentare la tensione guidando lungo la 12th Street, chiedendo alla popolazione, con un altoparlante, di tornare alle proprie case.

Poco prima della mezzanotte, il Presidente Johnson autorizza l'invio di soldati federali in accordo con l'Insurrection Act del 1807. 


25 Luglio




L'82esima Airborne Division e la 101esima Airborne Division si recano alla Selfridge Air National Guard Base

Circa 8000 uomini della Guardia Nazionale del Michigan hanno il compito di placare i disordini. 

Si aggiungono 4700 paracadutisti della 82esima e 101esima Airborne Division, oltre a 360 ufficiali della Polizia di Stato del Michigan.

Si verificano atti di brutalità. Molte donne vengono spogliate e molestate, mentre i poliziotti scattano le fotografie.





The motor city's burnin'
Ain't a thing that I can do
Well, the motor city's burnin'
Ain't a thing that I can do
I just hope, people
It'll never happen to you




26 Luglio




Le violenze da parte dei rivoltosi sono in aumento.

Gli uomini della Guardia Nazionale ingaggiano dei combattimenti a fuoco che portano alla morte di un membro della Guardia. 

I militari riccorrono all'impiego di carri armati e mitragliatrici. 

La città è in fiamme, con soldati in assetto da combattimento e carri armati che pattugliano le strade. 

Il Michigan Civil Rights Commission interviene per cercare di tutelare i diritti degli arrestati. La Detroit Police Officers Association protesta.


27 Luglio 

La situazione migliora sensibilmente. Gli ufficiali ritirano le munizioni dagli uomini della Guardia Nazionale e ordinano di infilare le baionette. 





Just 30 miles from Detroit
Stands a giant power station
It ticks each night as the city sleeps
Seconds from annihilation
But no one stopped to think about the people
Or how they would survive
And we've almost lost Detroit
This time
How would we ever get over
Over losing our minds?



28 Luglio




Inizia il ritiro delle truppe

"Oggi siamo in mezzo alle ceneri delle nostre speranze. Speravamo che quello che stavamo facendo fosse sufficiente. Ma non lo è stato" (Jerome Cavanagh, sindaco di Detroit).

Circa diecimila persone hanno partecipato attivamente alle rivolte, almeno centomila sono scese in strada.

43 persone sono rimaste uccise, di cui 33 neri e 10 bianchi. 24 degli afroamericani furono colpiti da ufficiali di polizia e uomini della Guardia Nazionale; 6 furono colpiti da proprietari di attività commerciali e guardie private; 1 rimase folgorata da una linea elettrica scoperta; 2 morirono asfissiate dal fumo all'interno di un edificio in fiamme.

Un giovane afroamericano, Albert Robinson, fu ucciso da un uomo della Guardia Nazionale che, sebbene disarmato, lo trascinò fuori da un edificio dove lo trafisse con la baionetta e gli sparò. 

Julius Lust, un cittadino bianco disarmato, fu colpito dalle forze di Polizia di Detroit all'interno di un'auto in un parcheggio. 

Durante il fuoco incrociato tra le forze dell'ordine e i rivoltosi, un teen-ager disarmato di colore, Ernest Roquemore, fu colpito a morte dalla polizia, che colpì altri tre individui, di cui uno dovette in seguito subire l'amputazione di una gamba.

Tra le forze dell'ordine morirono un ufficiale di polizia, 2 vigili del fuoco di Detroit e un soldato della Guardia Nazionale. 

La piccola Tanya Blanding, mentre si trovava all'interno del suo appartamento al secondo piano all'incrocio tra la 12th Street e Euclid Street, fu colpita al petto da un proiettile calibro 50 sparato da una mitragliatrice della Guardia Nazionale. 




Più di 7200 gli arrestati, per la maggior parte neri. 

Dopo Detroit, ci furono proteste a Highland Park e River Rouge. In altre città del Michigan avvennero simultaneamente delle rivolte, a Pontiac, Flint, Saginaw, Grand Rapids, Toledo.

A Lima nell'Ohio. A New York City e Rochester nello stato di New York. A Cambridge nel Maryland. A Englewood nel New Jersey. A Houston nel Texas. A Tucson nell'Arizona. 

In totale furono riportati disordini in più di due dozzine di città.



SIGLA







While the Black bands sweating
And the rhythm rhymes rolling
Got to give us what we want
Gotta give us what we need
Our freedom of speech is freedom or death
We got to fight the powers that be
Lemme hear you say
Fight the power!
Fight the power!








Derek Chauvin, il poliziotto di Minneapolis accusato di omicidio per la morte di George Floyd, è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza in Minnesota, nella prigione di Oak Park Heights.

Chauvin, che è stato licenziato insieme ad altri tre poliziotti, è stato accusato di omicidio di terzo grado e omicidio colposo.

Gli altri tre ex ufficiali coinvolti non sono ancora stati accusati.





Particolarmente simbolica è stata la dimostrazione della polizia a Coral Glabes, in Florida, che ha pregato, in ginocchio, insieme ai manifestanti, in memoria di Floyd. 

Una scena simile si è vista a Ferguson, in Missouri. Anche qui alcuni agenti locali hanno partecipato al ricordo di Floyd inginocchiandosi insieme al resto dei cittadini.




Washington, 30 Maggio 2020






Un ragazzo che protestava per la morte di George Floyd è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco fuori da un bar nel Nebraska.

James Scurlock, 22 anni, è morto in un ospedale dopo essere stato ucciso nella sezione del vecchio mercato della città, dove i manifestanti si sono riuniti per una seconda notte consecutiva in risposta alla morte di Floyd del 25 maggio a Minneapolis.

Il presunto killer è in custodia e viene interrogato.

Diverse agenzie di stampa hanno identificato il sospettato come Jake Gardner, che possiede due bar vicino a dove è stato ucciso Scurlock.

Uno dei bar di Gardner, The Hive, è decorato con cimeli della rock band 311, un gruppo di Omaha che una volta si esibiva lì.

La band ha condannato l'uccisione di Scurlock"Non sosteniamo il fanatismo o il pregiudizio di alcun tipo e denunciamo questi omicidi insensati", hanno twittato. “Questo odio deve cessare".

Un altro uomo è stato ucciso a Louisville, dopo che in città era stato imposto il coprifuoco. Altri due morti negli scontri di Davenport (Iowa).






In 15 stati sono state attivate oltre 5.000 unità della Guardia Nazionale.

A Washington, DC, i manifestanti hanno preso di mira la Casa Bianca.

Il fumo si è mescolato con le nuvole di gas lacrimogeni mentre la polizia cercava di liberarsi dalla folla che gridava "George Floyd".

La violenza è scoppiata a Boston a seguito di pacifiche proteste. Degli attivisti hanno lanciato bottiglie contro gli agenti di polizia e hanno dato fuoco a dei veicoli.

Philadelphia ha annunciato un coprifuoco.

Sulla costa occidentale, ci sono stati scontri a Portland, in Oregon. I filmati televisivi mostrano piccoli incendi mentre la polizia spara gas lacrimogeni contro i manifestanti.




A Santa Monica, in California, i negozi di lusso sono stati saccheggiati lungo la famosa Third Street Promenade rima che la polizia intervenisse per effettuare arresti. Il vandalismo ha seguito una marcia in gran parte pacifica.

Più a sud, nel sobborgo di Long Beach di Los Angeles, un gruppo di giovani uomini e donne ha rotto le finestre di un centro commerciale e saccheggiato i negozi prima che di essere dispersi al momento del coprifuoco.

Migliaia di persone si sono radunate pacificamente domenica pomeriggio a St. Paul, adiacente a Minneapolis, mentre soldati di stato circondavano l'edificio della capitale. Circa 170 negozi sono stati saccheggiati.

Le proteste si sono diffuse in tutto il mondo, con eventi a Londra e Berlino e altri in Nuova Zelanda, Australia e Paesi Bassi.




A New York City, dove sono state distrutte le vetrine dei negozi, la polizia ha arrestato circa 350 persone e 30 agenti hanno riportato ferite lievi durante gli scontri.

Un video mostra un veicolo della polizia farsi strada in mezzo a una folla di manifestanti mentre viene colpito da una sassaiola a Brooklyn.


Altre proteste sono divampate a Chicago, Seattle, Salt Lake City, Cleveland e Dallas.




Sfidando il coprifuoco, i manifestanti presidiano la zona gridando con le mani alzate agli agenti «non sparate» e «voi siete la minaccia».

Ogni tanto tornano a fronteggiare gli agenti schierati in linea con scudi e manganelli, accendendo diversi roghi e danneggiando alcuni edifici e monumenti.








In risposta alle proteste, giunte fino ai cancelli del campidoglio, la Casa Bianca è stata blindata.




I manifestanti hanno lanciato sassi, urina e alcol contro gli agenti dei servizi segreti ferendone oltre 60, tra cui 11 ricoverati in ospedale.

Dopo che alcuni manifestanti hanno attraversato le barricate temporanee allestite vicino agli edifici del Dipartimento del Tesoro, il Presidente Trump è stato portato in un bunker sotterraneo, utilizzato l'11 settembre 2001 e da allora rinforzato contro un attacco simile, insieme alla moglie e il figlio.





"Queste persone sono ANARCHICI. Chiamate la nostra Guardia Nazionale ORA".

Donald Trump invoca «law and order», legalità e ordine.

Se la prende con ANTIFA, il movimento antifascista della sinistra antagonista.

Si scaglia di nuovo anche contro i "Lamestream Media", dicendo che "stanno facendo tutto ciò in loro potere per fomentare l'odio e l'anarchia".




«Mi sento molto rattristato, ma anche decisamente arrabbiato. Vedo e provo il dolore, l'indignazione e la frustrazione di tutti.

Sono dalla parte di coloro che stanno protestando contro il razzismo insensato che c'è nel nostro Paese nei confronti della gente di colore.

Ma ora ne abbiamo abbastanza. Io non ho le risposte, ma le nostre voci unite hanno una forza che nessuno può dividere», ha detto l'ex star Nba Michael Jordan.

La situazione resta tesa. Sono circa 4.000 le persone arrestate.





Hey man give me you're money
You better not tell anybody
I don't owe you shit
Mm-hm (hey boy)
Mm-hm
Whoa (hey hey, hey hey)
The ghetto
Talkin' 'bout the ghetto
The ghetto
Talkin' 'bout the ghetto
We ain't gettin' out (woo)
The ghetto



Washington, D.C., 29 Febbraio 1968



"Il razzismo bianco è essenzialmente responsabile della miscela esplosiva che si è accumulata nelle nostre città dalla fine della Seconda Guerra Mondiale... Ciò che gli americani bianchi non hanno mai compreso appieno, ma ciò che i neri non potranno mai dimenticare, è che la società bianca è profondamente coinvolta nel ghetto. Le istituzioni bianche lo hanno creato, le istituzioni bianche lo mantengono e la società bianca lo condona".

Nel bel mezzo della rivolta di Detroit, il Presidente Lyndon B. Johnson convoca la National Advisory Commission on Civil Disorders nota come Commissione Kerner, guidata dal governatore dell'Illinois Otto Kerner Jr., incaricata di indagare le cause delle oltre 150 rivolte scoppiate in tutto il paese.

Dopo sette mesi di indagini, la Commissione redige un rapporto di 426 pagine. 

Piuttosto che attribuire la rivolta ad un piccolo gruppo di "riffraff", di "gentaglia", di estranei o piantagrane, come avevano concluso molte indagini precedenti, o a dei radicali o ad una cospirazione straniera, come credeva quasi tre quarti dell'America bianca, la Commissione Kerner sostiene che è stata una risposta a decenni di "discriminazione e segregazione pervasiva". 

La nostra nazione si sta muovendo verso due società, una nera e una bianca – separate e disuguali”.

Sollecitava dunque il Presidente Johnson a predisporre massicci investimenti contro la povertà e la disuguaglianza per favorire una maggiore integrazione delle comunità protagoniste dei disordini, specie quelle afroamericane.

Il Rapporto Kerner, diventato un bestseller - ha superato perfino il Rapporto Warren sull'assassinio del presidente Kennedy - è considerato uno dei lavori fondamentali sulla questione razziale americana.

Non dall’amministrazione Johnson, e da molti altri politici liberali di allora, che ritenevano le conclusioni della Commissione troppo radicali.

I conservatori usavano parole in codice come "benessere", "moralità" e "crimine" per sobillare i risentimenti razziali bianchi e suburbani. 

La criminologia (bianca) affermava che gli individui neri erano predisposti alla violenza. 




He looked a lot like Che Guevara, 
drove a diesel van
Kept his gun in quiet seclusion, 
such a humble man
The only survivor of the National People's Gang
Panic in Detroit, 
I asked for an autograph
He wanted to stay home, 
I wish someone would phone
Panic in Detroit



Johnson decise di investire nelle attività di polizia piuttosto che nei programmi di assistenza sociale. 

Il Law Enforcement Assistance Act, e il suo gemello Safe Streets Act del 1968, fornirono milioni di dollari per la modernizzazione delle forze dell’ordine

Con il rafforzamento dello “stato carcerario”, meglio finanziato e organizzato a livello federale, la Casa Bianca e il Congresso misero in atto una politica punitiva incentrata sulla sorveglianza e il controllo della minoranza afroamericana.

La campagna punitiva inizia, non a caso, proprio quando la nazione, sull'onda dei movimenti di protesta, sembrava pronta a realizzare in pieno i suoi valori fondanti egualitari. 

La guerra al crimine di Johnson, attingendo al razzismo prevalente nel sistema di giustizia penale americano, "incolpa" gli afroamericani, perfetto capro sacrificale espiatorio.

L’Omnibus Crime Control and Safe Streets Act del 1968, che ha istituito la Law Enforcement Assistance Administration (LEAA) e le regole per ottenere ordini di intercettazioni telefoniche, fu il vertice della Great Society, il programma di riforme voluto da Johnson. 

È l'ultimo importante atto legislativo nazionale che ha firmato prima di lasciare l'incarico, segnando l'inizio di un investimento nazionale permanente nella guerra al crimine.






“Ho detto spesso che non si può avere ordine senza giustizia, perché se si soffoca il dissenso, se si soffoca il progresso, si avrà un’esplosione e ci sarà il disordine.

D'altra parte, non puoi avere progresso senza ordine, perché quando c'è disordine e rivoluzione, distruggi tutto il progresso che hai.".





Prima di Trump, è stato Richard Nixon a reimbiancare il messaggio "legge e ordine".

Attingendo alle paure dei bianchi meridionali, così come a molti settentrionali bianchi della classe operaia, che associarono in particolare l'aumento del crimine alle rivolte urbane e, più in generale, agli afroamericani. 


copertina di TIME del 4 ottobre 1968


Nixon prendeva di mira contemporaneamente varie questioni di “legge e ordine”: dai crimini di strada come rapina, furto, aggressione e stupro, alle rivolte, ai diritti civili e alle manifestazioni contro la guerra.

Si stava diffondendo, sosteneva Nixon, la decadenza morale, causa di un più ampio malessere sociale. Si rendeva necessaria un’azione decisiva, potenziando le forze dell'ordine, eliminando quelli che descriveva come eccessivi vincoli al giusto processo.




L'appello di Nixon alla legge e all'ordine fu attentamente calcolato. 

Era l'epoca in cui il pubblico applaudiva l'attore Clint Eastwood in "Dirty Harry", del 1971, in cui interpreta un famoso ispettore di polizia senza fronzoli che prima spara e poi fa domande.

Quando la "maggioranza silenziosa" rispose alla sua retorica, non rispondeva ad una minaccia fantasma. 

Tra il 1960 e il 1970, il tasso di criminalità nazionale era aumentato del 176 percento, una tendenza che è continuata senza sosta negli anni '70. 

Dopo l’assassinio di Martin Luther King Jr. per tutta la metà degli anni ’60 ci furono rivolte in 125 città, alimentate dai problemi di disuguaglianza ancora da affrontare.

Nell'agosto del 1968, 10.000 attivisti pacifisti giunti alla Convention Democratica furono accolti da 23.000 membri della polizia di Chicago e della Guardia Nazionale.

“Legge e Ordine” era un messaggio sintetico che prometteva la repressione di ogni disordine.





Looky here Some people say we got a lot of malice Some say it's a lotta nerve But I say we won't quit moving Until we get what we deserve We've been 'buked and we've been scorned We've been treated bad, talked about As sure as you're born But just as sure as it take two eyes to make a pair, huh Brother, we can't quit until we get our share Say it loud (I'm Black and I'm proud) Say it loud (I'm Black and I'm proud)







"We want an immediate end to POLICE BRUTALITY and MURDER of black people... All black people should arm themselves for self-defense" (Black Panther Party, 10-Point Program, ottobre 1966).



TO BE CONTINUED




THE SEASON OF THE WITCH 2 maggio 2020




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